Who really hoards? Hoarding symptoms in adults with attention-deficit hyperactivity disorder (ADHD), obsessive-compulsive disorder (OCD) and healthy controls

Nuova pubblicazione sulla rivista internazionale Journal of Psychiatric Research dal titolo Who really hoards? Hoarding symptoms in adults with attention-deficit hyperactivity disorder (ADHD), obsessive-compulsive disorder (OCD) and healthy controls condotta dal Dr. Grassi, dalla Dr.ssa Moradei e dalla Dr.ssa Cecchelli del Brain Center Firenze.

Questa ricerca ha indagato la prevalenza del disturbo da accumulo e dei sintomi associati tra pazienti Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, pazienti con Disturbo Ossessivo-Compulsivo e un campione di controllo sano.

ASTRACT 

Sebbene il disturbo da accumulo (in inglese hoarding disorder, HD) sia incluso nel DSM-5 nel capitolo del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e disturbi correlati, negli ultimi anni è stato associato al disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Alcuni studi su pazienti affetti da disturbo da accumulo mostrano una maggiore comorbilità con l’ADHD rispetto al DOC. Inoltre, studi su pazienti affetti da ADHD hanno rilevato tassi significativamente più elevati di sintomi da accumulo rispetto alla popolazione generale. Pertanto, lo scopo del presente studio è stato quello di essere il primo a confrontare direttamente la prevalenza del disturbo da accumulo e dei sintomi associati tra tre gruppi accoppiati di adulti con una diagnosi primaria di ADHD, OCD e un campione di controllo sano (SDC).

Metodi: 57 pazienti adulti con diagnosi primaria di ADHD e 50 pazienti adulti con diagnosi primaria di OCD sono stati arruolati e abbinati a 50 controlli sani. La presenza del disturbo da accumulo e i suoi sintomi sono stati valutati attraverso il Saving Inventory Revised (SI-R).

Risultati: I pazienti con ADHD hanno mostrato una prevalenza significativamente più alta di comorbilità con il disturbo da accumulo (32,1%) rispetto ai pazienti con DOC (8%) e ai soggetti di controllo (4%). Anche la prevalenza dei sintomi da accumulo era significativamente più alta nei pazienti ADHD rispetto a quelli DOC e SDC. Sebbene i pazienti affetti da DOC abbiano mostrato una maggiore prevalenza del disturbo da accumulo e dei suoi sintomi rispetto agli SDC, queste differenze non sono risultate statisticamente significative.

Conclusioni: Il disturbo da accumulo è significativamente più presente nei pazienti con ADHD rispetto a quelli con DOC e SDC. Una migliore comprensione e definizione dei confini tra il disturbo da accumulo e lo spettro del disturbo ossessivo compulsivo e dell’ADHD potrebbe portare allo sviluppo di un approccio terapeutico più preciso per il disturbo da accumulo.